Evento in collaborazione con Rivista della regolazione dei mercati
La sentenza della Corte Costituzionale tedesca sul programma di acquisti (PSPP) della Banca Centrale Europea ha riproposto in termini perentori la questione del rapporto tra politica monetaria e politica economica e quella dei criteri e degli strumenti di intervento della BCE. L’imperfezione dell’assetto attualmente definito dai Trattati appare evidente: e, a fronte del rischio di un grave indebolimento dell’azione sin qui svolta dalla BCE, diviene più pressante l’esigenza di un rafforzamento delle competenze dell’Unione nell’ambito della politica economica e fiscale, che superi con la forza di una piena legittimazione istituzionale le resistenze nazionali verso gli interventi che hanno effetti diretti o indiretti sul piano economico e che dia nuovo slancio al processo di unificazione europea.
Della concreta realizzabilità di tale cambiamento, e dei contenuti che esso può realisticamente assumere nell’attuale contesto politico e sociale, discutono:
Lorenzo Bini Smaghi
Presidente di Societé Generale
Senior Fellow della SEP, LUISS di Roma
Marcello Clarich
Ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università di Roma La Sapienza
Sergio Fabbrini
Ordinario di Scienza politica e Relazioni internazionali presso la LUISS di Roma
Giovanni Pitruzzella
Avvocato generale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Lucrezia Reichlin
Full Professor of Economics, London Business School
Presiede
Ginevra Cerrina Feroni
Ordinario di Diritto costituzionale comparato ed europeo presso l’Università di Firenze
Vice Presidente Fondazione CESIFIN Alberto Predieri
Introducono
Eugenio Bruti Liberati
Ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università del Piemonte Orientale
Filippo Donati
Ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università di Firenze
Conclude
Giuliano Amato
Giudice costituzionale
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