Palazzo Incontri, 8 Novembre 2024 (9,00 – 17,00)
La giornata di studi è dedicata al “patrimonio culturale urbanistico”, nozione fatta propria anche dalla Corte costituzionale (sentenza 20 giugno 2020, n. 130). Come noto, l’urbanistica è chiamata anche ad assicurare una tutela parallela e ulteriore a quella del Codice dei beni culturali e del paesaggio, potendo – al contrario del vincolo culturale che è di carattere puntuale – garantire mediante zonizzazioni e microzonizzazioni la salvaguardia di categorie generali di beni costituenti “testimonianze di civiltà”. Difatti le norme urbanistiche estendono il loro raggio di azione a categorie generalizzate di beni culturali quali centri storici, antichi borghi, locali tipici e storici, costruzioni identitarie, case coloniche, trulli, masserie, per non parlare della c.d. archeologia industriale. Dal punto di vista diacronico va poi segnalata la duttilità della disciplina urbanistica del patrimonio culturale che all’inizio (a partire dalla Carta di Gubbio) si preoccupava soprattutto di conservare e salvaguardare materialmente le “testimonianze di civiltà”, mentre successivamente – di fronte a fenomeni di spopolamento, di eccesso non controllato dell’afflusso turistico e di non adeguata valutazione delle conseguenze negative di tutto ciò sotto plurimi versanti – ha acquisito altresì la finalità di conservazione della loro identità immateriale, ossia l’“anima”, per riprendere una formula immaginifica dovuta a Feliciano Benvenuti.
Il Congresso sarà articolato affrontando tre macro-tematiche: la nozione di “patrimonio culturale urbanistico”; “Il potere di conformazione del patrimonio culturale urbanistico”; le “Prospettive per il patrimonio culturale urbanistico”.
La prima sessione si soffermerà sulla nozione e le specifiche tipologie, cioè i centri storici, gli antichi borghi, le costruzioni tipiche ecc., nonché gli agglomerati di rilevante valore testimoniale a rischio di spopolamento e abbandono (nelle aree interne e montane), e sui principi che ne disciplinano la gestione e la valorizzazione. Indi sarà oggetto di scrutinio la natura del potere di conformazione del “bene culturale urbanistico” e gli strumenti che sono chiamati a tale conformazione (si pensi alla coesistenza della nozione di restauro, derivante dalla tradizione nazionale, con le figure di interventi sull’esistente dettate dal TU Edilizia, alla disciplina delle destinazioni, ovvero alle norme sul commercio, sino alle limitazioni agli accessi). Si evidenzieranno altresì le esternalità negative determinate dal turismo così come strutturato e motivato all’attualità nei grandi centri urbani e in particolare nei luoghi di cultura, il che comporta ricadute negative sull’identità del patrimonio culturale urbanistico: in particolare l’impatto delle piattaforme di intermediazione delle locazioni brevi sui centri storici e il venir meno dei locali tipici derivante dallo sviluppo del commercio massificato. Con i ben noti effetti sul decoro urbano oltre alla marginalizzazione della residenzialità (nuova forma di gentrification) e conseguente perdita di identità dei centri storici.
La terza sessione del convegno verrà dedicata alle “Prospettive per il patrimonio culturale urbanistico”: in questo contesto verranno affrontate le problematiche derivanti dalla transizione digitale ed ecologica.
PROGRAMMA
Ore 9.15 – Saluti introduttivi
Paolo Stella Richter
Presidente Onorario Aidu
Jacqueline Morand-Deviller
Presidente Onorario Aidru
Ore 9.30 – Relazione introduttiva
Emanuele Boscolo
Presidente Aidu
Ore 10.00 – I SESSIONE
Il patrimonio culturale urbanistico
Presiede
Daria de Pretis
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale
Città d’arte, centri storici e borghi
Giuseppe Piperata
Università IUAV di Venezia
Profili costituzionali del patrimonio culturale urbanistico
Nicola Pignatelli
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Patrimonio culturale urbanistico e Unesco
Antonio Cassatella
Università degli Studi di Trento
Patrimonio culturale urbanistico e concorrenza
Margherita Ramajoli
Università degli Studi di Milano Statale
Interventi programmati
Light lunch
Ore 14.30 – II SESSIONE
Il potere di conformazione del patrimonio culturale urbanistico
Presiede
Giuseppe Severini
Presidente Emerito di Sezione del Consiglio di Stato
Fondamento e ambito del potere di conformazione del patrimonio culturale urbanistico
Paolo Carpentieri
Presidente Tar Emilia-Romagna
I poteri conformativi della destinazione residenziale nei centri e nuclei storici
Ne discutono:
Pierfrancesco Ungari
Presidente Tar Umbria
Duccio Traina
Università degli Studi di Firenze
Ore 16.00 – III SESSIONE
Prospettive per il patrimonio culturale urbanistico
Presiede
Marco Cammelli
Emerito Università degli Studi di Bologna
Cultural city e nuove tecnologie: l’impatto sulla protezione dei dati personali
Ginevra Cerrina Feroni
Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
Il patrimonio culturale urbanistico nel prisma della transizione ecologica
Paola Chirulli
Sapienza Università di Roma
Conclusioni
Giuseppe Morbidelli
Presidente Fondazione Cesifin “Alberto Predieri”
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